Formazione: 1 – Giuliano Curoso; 2 – Mattia Lucciarini; 3 – Edoardo Faletti; 4 – Paolo Amorese; 5 – Andrea Cossu; 6 – Ignazio Barraco; 7 – Peppino Licheri; 8 – Massimiliano Cortassa; 9 – Andrea Rosso; 10 – Pedro Paulo Mastrogiacomo; 11 – Marco Nicoletti.
A disposizione: 12 – Axel Seconetti; 13 – Roberto Agliata; 14 – Sergio Callipo; 15 – Gabriele Cacarrone; 16 – Vincenzo Cristiani (20′ st per Rosso); 17 – Matteo Capponi (30′ st per Nicoletti); 18 – Fabio Trombatore (25′ st per Mastrogiacomo).
Reti: Mastrogiacomo (rigore) 30′ pt, Amorese 15′ st.
Animali mitologici: conigli mannari.
Venghino venghino siore e siori, vi presentiamo una nuova bestia affamata come un lupo, ma fessa come un coniglio! Si chiama Brunetta Calcio e oggi ha offerto uno spettacolo tipico del suo essere: ha aggredito la partita e l’avversario collezionando occasioni e giocate, è passata in svantaggio, ha rimontato e ribaltato il risultato e si è fatta raggiungere. Chicca delle chicche, perla bianca in una giornata di metà febbraio mite, è aver concesso le due reti avversarie su calcio piazzato, dopo aver costretto i gialli e blu a subire, subire e subire per praticamente tutti i novanta minuti!
Il fuoco negli occhi
La partenza della partita è stata a razzo e dopo una ventina di minuti, per il dominio del campo e le occasioni create (un tiro di Mastrogiacomo deviato in angolo a terra dal portiere, un palo di Rosso e altre situazioni pericolose), il punteggio potrebbe già essere a favore dei biancorossi, ma a passare in vantaggio sono gli ospiti: punizione dalla destra sulla trequarti, cross al centro, tocco al volo e Curoso battuto: i conigli in area non sanno marcare e in solitaria lasciano coloro che offendono. I mannari però azzannano e rigettano l’offesa prontamente, Rosso ci prova da destra, ma il suo tiro-cross si perde non trovando nessuno a raccogliere l’invito; poi è la volta di Nicoletti che servito da Mastrogiacomo in area spedisce il pallone sopra alla traversa. Non è facile scontrarsi contro le difficoltà di buttare la palla dentro, l’attitudine dei mannari però è quella di non smettere di provarci, sempre con la fame rabbiosa di chi sa che serve per superare l’inverno. E così capita che Mastrogiacomo raccoglie una palla in area, salta il suo diretto avversario che lo stende: rigore, l’arbitro indica il dischetto. Mastrogiacomo segna e si ricomincia: ancora con fame, ancora voglia, ancora pressing alto e contrasti, fino alla fine del primo tempo.
Il numero dal cilindro
Nella ripresa lo schema della partita non cambia, i biancorossi sono ancora mannari e da bravi animali da circo, tirano fuori un’invenzione che lascia tutti di sasso: corner corto di Amorese, scambio Licheri-Mastrogiacomo che con il tacco libera al tiro Amorese: sinistro sotto la traversa e gol. Soddisfatto, il pubblico dentro al tendone applaude per la scena che ha appena visto; e ne vorrebbe altre, pure meno belle, ma magari efficaci nello stesso modo. Così Trombatore servito da Cristiani con una volé alla cieca in area ci prova e ci riesce, ma a quanto pare questa volta il cilindro era irregolare (anche se era lo stesso da cui i mannari avevano estratto il numero di prima). Peccato.
Si avvicina il mattino
Peccato soprattutto perché poco dopo gli ospiti pareggiano da un altro calcio piazzato. I mannari sentono l’aria fresca del mattino e si preoccupano di tornare conigli, e, ahinoi, basta il pensiero per diventarlo nuovamente. Di nuovo parità e questa volta i mannari non hanno più la forza di prima per battagliare ancora: reggono l’urto, ci provano ancora, ma le forze latitano un po’ e quindi non resta che aspettare il triplice come solitamente si aspetta il sorgere del sole: domani mattina poi vedremo cosa rimarrà della fame, della voglia, del pressing alto e dei contrasti, speriamo restino.