Domenica amara per la Brunetta Calcio che inciampa in una sconfitta immeritata per il volume di gioco espresso durante i novanta minuti. Sul campo di casa Ravetti schiera il solito 3-5-2 con Pizzuti tra i pali, Castiello, Barbieri G. e Capezzera in difesa; Castello e capitan Cortassa binomio di centrocampo, aiutati da Agliata e Trombatore sugli esterni e Molinari libero di svariare sulla trequarti. Davanti la coppia assortita Nicoletti e Domenicano.
Le condizioni meteo portano una leggera pioggerellina sul campo di via Tirreno, rendendo il manto sintetico scivoloso e ostico. La Brunetta, a dispetto delle precedenti uscite, comincia con un buon piglio e ha subito l’occasione per portarsi in vantaggio. Dalla sinistra Agliata effettua un cambio di gioco preciso per Trombatore che, appena entrato in area, tenta un difficile pallonetto che si spegne a lato. Il palleggio della squadra di casa è convincente e mantiene gli avversari lontano da Pizzuti, inoperoso per il primo quarto di gara. La seconda vera occasione, però, nasce da un calcio piazzato dove Barbieri G. lascia partire un fendente tagliato dalla trequarti sul quale si avventa Nicoletti che, in precario equilibrio, colpisce in scivolata il pallone che termina la corsa sul fondo. Il fraseggio funziona e La Rondinese, seppur ben posizionata sul terreno di gioco, non riesce a ripartire: Capezzera e Castiello sono attenti a non concedere spazi ai diretti avversari e, all’occorrenza, i compagni di centrocampo sono pronti per il raddoppio. Così Molinari è libero di combinare con il reparto avanzato e, dopo una triangolazione un po’ fortuita con Domenicano, colpisce di testa rischiando di beffare il portiere avversario, ma la palla finisce alta sopra la traversa. La Brunetta meriterebbe il vantaggio e verso la fine del tempo si dispera ancora: Trombatore fugge sulla destra e porge in area un cioccolatino a Domenicano ben piazzato in area. L’attaccante, però, cicca clamorosamente il pallone che ancora esige vendetta per non essere stato calciato a dovere. La Rondinese riesce a mettere il muso fuori dal suo guscio solo allo scadere del tempo, quando, dopo un’azione manovrata, il numero dieci gira di sinistro senza impensierire troppo Pizzuti.
Alla ripresa del gioco la squadra ospite sembra più agguerrita e mette in mostra le buone qualità che nel primo tempo non si erano viste. La Brunetta inizia la ripresa in sofferenza e viene salvata da un’ottima parata di Pizzuti che è lesto ad andare a terra respingendo un tiro indirizzato all’angolino. Ravetti prova a scuotere i suoi dalla panchina inserendo Allegri al posto di Castello. Il vento della partita però è cambiato e soffia in direzione Rondinese con i bianco rossi che reggono a fatica. E verso il ventesimo, ecco la svolta: Capezzera infastidisce fallosamente l’attaccante lanciato verso la porta, l’arbitro non ha dubbi e indica la massima punizione. Dal dischetto l’attaccante non sbaglia e la Brunetta si ritrova sotto. Poco male devono aver pensato erroneamente i giocatori bianco rossi, abituati in queste ultime settimane a rocambolesche rimonte. Tuttavia la scossa emotiva non avviene e per i successivi dieci minuti, la Brunetta tentenna senza creare occasioni. Solamente quando l’arbitro espelle per proteste un giocatore della Rondinese i giocatori di casa si rendono conto della grande possibilità che è capitata loro davanti. Ravetti toglie Capezzera per inserire Barbieri P. e Castiello per Faletti. Quando manca un quarto d’ora alla fine, la formazione è tutta protesa in avanti a cercare l’insperato pareggio. Dopo un’azione confusa al limite dell’area, Domenicano colpisce di sinistro e insacca a portiere immobile, ma il direttore di gara aveva già fermato il gioco per un fallo di mano del difensore. Niente regola del vantaggio e calcio di punizione dal limite sul quale sempre Domenicano colpisce spedendo la palla di poco sopra l’incrocio dei pali. La squadra di Ravetti costruisce con immensa voglia, lasciando ampi spazi al contropiede avversario. E su un capovolgimento di fronte, il neo entrato attaccante, superati due difensori bianco rossi, trova la traiettoria della domenica insaccando sotto l’incrocio di sinistro. Mani nei capelli per i giocatori di casa che, al fischio dell’arbitro, partono all’arma bianca nel disperato tentativo di rimontare. In costante proiezione offensiva, i giocatori della Brunetta buttano il cuore oltre l’ostacolo e caricano il fortino avversario giocandosi il tutto per tutto. La pressione forsennata regala i suoi frutti quando Trombatore si libera del diretto avversario, entra in area e scarica un potente destro che piega le mani al portiere. 1-2 con ancora cinque minuti più recupero da giocare e con Ravetti che inserisce Galasso per Domenicano. Il forcing assatanato continua e la Brunetta produce una quantità di occasioni incredibili: prima ci prova Nicoletti che, dopo essersi girato in fazzoletto, tira di destro sotto la traversa con il portiere che vola ad alzare il pallone in angolo; poi Galasso in scivolata manca di un soffio un pallone che capitan Cortassa aveva lavorato egregiamente sulla sinistra; infine, con un’azione analoga, Barbieri P. si tuffa alla disperata su un cross di Trombatore, spedendo fuori. Sembra finita per i ragazzi bianco rossi che hanno ancora la forza della disperazione per creare altre due occasioni: su una percussione centrale di Nicoletti, un difensore tocca all’indietro per il portiere che, non potendo prendere la palla con le mani, sparacchia malamente sui piedi di Barbieri P. Il bomber si accentra e tira, ma la palla viene respinta e finisce in angolo; qualche istante dopo, da una rimessa laterale di Trombatore, la palla giunge a Molinari che, ostacolato dai difensori e involontariamente anche da Barbieri G., spara due volte a botta sicura dall’area piccola, ma il portiere con un’uscita alla disperata respinge entrambe le volte. Dopo l’ennesima possibilità sciupata, al novantacinquesimo, l’arbitro esegue il triplice fischio che condanna la Brunetta alla sconfitta e consacra i tre punti alla Rondinese.
Ai ragazzi di Ravetti non basta l’immenso sforzo prodotto nel finale per evitare la sconfitta. La squadra ha creato innumerevoli occasioni da gol, ma non ha avuto la cattiveria necessaria per azzannare l’avversario quando poteva. Tuttavia è una battuta d’arresto che non deve pesare sul morale dei giocatori che ora devono raccogliere le ultime energie per concludere in maniera eccellente questo ottimo campionato.
basta!! noi tifosi siamo stufi!! vogliamo l'esonero del mister!!
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altro che anonimo, lo so che sei il numero 10 di ieri che vuoi solo destabilizzare l'ambiente…
Did you heard what Rob Matts said about that?
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no sono un tifoso di giacomo serra..
non puoi avere un campione e tenerlo a casa…
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