Domenica targata nebbia e umidità in quel di Rondissone dove la Brunetta è scesa in campo per sfidare la formazione locale. Prima del fischio d’inizio la situazione in classifica delle due squadre vedeva i biancorossi avanti di tre punti rispetto alla Rondinese e con il desiderio di conquistare tre vittorie in altrettante partite, impresa mai riuscita alla compagine strisciata. Ravetti, visto i recenti successi, riconferma il 3-5-2: Bardini tra i pali; Capezzera, Barbieri G. e Faletti a comporre il trio di difesa; capitan Cortassa e Molinari sulla mediana, affiancati da Trombatore a sinistra e da Castiello a destra; a galleggiare tra le linee avversarie il solito Nicoletti e il duo di autostoppisti del gol, Barbieri P. e Petrini, a pungere in avanti.
Calcio d’avvio per la squadra di casa, ma sono gli ospiti che conquistano il pallino del gioco e provano a manovrare. Provano perché il campo, allentato dalla pioggia dei giorni precedenti, si dimostra pesante e scivoloso. Il bel gioco non si vede e le triangolazioni sono un mestiere difficile per chi a stento riesce a stare in piedi. Comunque la Brunetta è più propositiva con Trombatore e Castiello che la fanno da padrone sulle fasce e con Nicoletti che trova bene gli spazi, ma che difetta di precisione al momento del tocco decisivo. Capitan Cortassa è in grande spolvero e, liberatosi sulla fascia sinistra dopo un lancio millimetrico di Molinari, appoggia all’indietro a Nicoletti che colpisce, ma il portiere è bravo a deviare. La pressione della squadra ospite non è asfissiante, ma mette lo stesso in crisi la Rondinese che spesso si rifugia in corner; la Brunetta ne colleziona tanti, ma nessuno porta profitto. Verso il ventesimo però la partita ha un sussulto: Castiello ha da ridire con il suo diretto avversario che all’azione successiva lo sgambetta e si prende un giallo. La partita diventa nervosa e Ravetti fatica a trasmettere la calma necessaria ai suoi giocatori e, come spesso è accaduto durante questa stagione, la squadra si distrae e capitola. Su una punizione innocua dalla trequarti, un centrocampista della Rondinese opta per un passaggio filtrante all’esterno che subisce fallo sulla linea dei venti metri. Sul conseguente calcio piazzato, l’attaccante tira una rasoiata a fil di palo che s’insacca. Pochi minuti dopo la Brunetta rischia ancora di subire gol con un’azione rocambolesca che vede l’attaccante lanciato verso l’area con Bardini in uscita a rilanciare il pallone che capita sui piedi di un centrocampista avversario che senza pensarci troppo tenta un pallonetto verso la porta sguarnita con il pallone che rimbalza nell’area piccola e finisce sopra la traversa: fortuna per i biancorossi che il primo tempo si conclude con un solo gol di scarto.
Schieramenti invariati nella ripresa e subito la Brunetta inizia a prendere possesso del campo. Tuttavia è la Rondinese che sfiora ancora il gol con una girata volante del suo attaccante esterno, ben imbeccato da un cross dalla sinistra. Al quarto d’ora Ravetti cambia: dentro Castello per Nicoletti con Molinari che scifta a giocare dietro le punte. La squadra ospite schiaccia gli avversari nella loro metacampo e si rende più volte pericolosa: dapprima con Barbieri P. che incrocia un diagonale di destro deviato in angolo dal portiere, poi capitan Cortassa ci prova di testa, ma non riesce a dar forza al pallone ottimamente crossato da Trombatore e infine Petrini che getta alle ortiche un generoso regalo del portiere che sbaglia il rinvio offrendogli la palla del pareggio. L’azione della Brunetta è a tratti tambureggiante con lanci e triangolazioni che spaventano più volte la difesa. Peccato solo che Castiello continui nella sua battaglia personale contro tutti gli avversari che rispondono alle provocazioni con falli di frustrazione. La partita s’infiamma e la Rondinese s’innervosisce man mano che si avvicina la fine. Sembra il momento buono per colpire, così Ravetti cambia ancora: fuori Barbieri P. per Martini e, a seguire, Capezzera per Agliata con Trombatore, Molinari e Cortassa che vanno ad affiancare Petrini sulla linea degli attaccanti. La partita scivola verso il novantesimo e quando l’arbitro decreta cinque minuti di recupero, i giocatori della Brunetta sanno che il momento è decisivo: Castiello, con una finta e aggiungendo qualche parolina di troppo, manda a sedere un avversario che non gradisce e ritorna sull’esterno della Brunetta colpendolo con veemenza: cartellino rosso inevitabile con la panchina di casa che scatta contro il giocatore ospite. In un clima teso volano minacce e insulti, ma al novantasettesimo su un pallone dell’avemaria gettato in area, Petrini spizza di testa ingannando il difensore che svirgola e libera capitan Cortassa (sì, proprio lui) che gonfia la rete con un destro chirurgico. Non c’è più tempo, e, a partita finita, la squadra di casa si riversa contro Castiello, colpevole di provocazioni per tutti i novantasette minuti. Arrivano minacce e spintoni che sono utili solo per aumentare il nervosismo e che, di certo, non servono a incrementare i punti in classifica.
La Brunetta gioisce per il punto conquistato in extremis e continua nella sua striscia positiva, anche se la sensazione finale è che la squadra di Ravetti abbia perso un’occasione buona per conquistare il bottino pieno. Nonostante tutto, però, rimane la prova di carattere e la dimostrazione di aver creduto in un risultato anche quando sembrava già compromesso.