In una partita inutile ai fini della classifica biancorossa che vede la Brunetta concludere la stagione al settimo posto con 36 punti, record assoluto della sua storia, l’ultima giornata di campionato riesce comunque a regalare emozioni forti: per la prima volta il sottoscritto mette a referto un gol nella porta corretta.
Un primo tempo magistrale
La formazione di Iodice, libera mentalmente da ogni pressione, regala un primo tempo da applausi contro una squadra dalla posizione in classifica più alta e in piena corsa per un piazzamento favorevole in ottica play-off. Nonostante lo svantaggio iniziale che sembra decretare l’inizio di un pomeriggio senza storie, la squadra continua a macinare il suo gioco, senza preoccupazioni, sfruttando il campo nella sua ampiezza e muovendo la palla in verticale per muovere la difesa avversaria. Proprio in questo modo riesce a trovare il gol del pareggio con Ungaro che inizia l’azione e la conclude dopo una serie di passaggi che lo liberano al limite: di destro, con una staffilata sotto l’incrocio, insacca a portiere immobile.
Il Moderna sembra accusare il colpo e pochi minuti più tardi pasticcia in difesa regalando a Cimino il vantaggio su assist di Licheri.
Si va al riposo a rimonta completata.
L’imponderabile succede
Nella ripresa il Moderna prova a reagire e a raddrizzare la partita, ma, salvo qualche cross e un po’ di pressione, Bilanzola e compagni riescono a controllare le incursioni avversarie. A venti minuti dalla fine Cristiani lascia il posto a Faletti che al primo tocco di palla manda in profondità Fiorenza sul filo del fuorigioco. L’attaccante entra in area e crossa, ma il difensore poco distante ribatte con il pugno mal allineato lungo il corpo e l’arbitro decreta il rigore: a furor di popolo sul dischetto si presenta proprio Faletti, a secco da sempre, ovvero da quando la Brunetta esiste. Il resto è storia.
Nel finale c’è ancora il tempo per un altro rigore assegnato alla squadra di casa che serve solo per allentare il passivo nel punteggio e poi il triplice fischio decreta la fine della partita e del campionato.
Dopo due stagioni concluse in anticipo a causa delle restrizioni dovute al Covid-19, non sembra vero essere arrivati alla fine di questo campionato che in un certo momento sembrava dovesse finire come i precedenti. La soddisfazione per il risultato ottenuto è tanta e, soprattutto in previsione del prossimo anno, la sensazione dal campo e dallo spogliatoio è che la squadra abbia concluso in crescita, in particolare modo nella coesione tra i compagni e quindi acquisendo maggiore fiducia in sé stessa. Il merito di questa crescita è distribuito tra tutti i protagonisti, ma una menzione speciale è da dedicare a mister Iodice e a mister Ventruti che, con il lavoro intelligente e preparato di questi ultimi tre anni, hanno saputo valorizzare le doti della squadra, esaltandone i pregi e nascondendone i difetti. A loro la squadra e i dirigenti esprimono un ringraziamento profondo e sincero, con un augurio speciale per il futuro.
Ai tifosi, reali e virtuali, in presenza e a distanza, numerosi e pochi, anziani e appena nati, spetta il ringraziamento più grande, quello che rende questa squadra così unica e allo stesso tempo così comune: la Brunetta siete pure voi, dopo 15 anni la sua storia è anche la vostra.