Olimpica Grugliasco – Brunetta Calcio 0 – 1

Formazione: 1 – Daniele Bilanzola (cap.); 2 – Marco Stregapede; 3 – Ignazio Barraco; 4 – Roberto Agliata; 5 – Carlo Bagordo; 6 – Nicolas Arienti; 7 – Peppino Licheri; 8 – Salvatore Piseddu; 9 – Matteo Capponi; 10 – Pedro Paulo Mastrogiacomo; 11 – Ludovico Jommi.
A disposizione: 13 – Edoardo Faletti; 14 – Gabriele Cacarrone; 15 – Mattia Lucciarini (45′ st per Licheri); 16 – Vincenzo Cristiani (30′ st per Capponi); 17 – Giacomo Sinigallia; 18 – Marco Nicoletti (35′ st per Capponi); 19 – Alessandro Bona.
Reti: 43′ st Mastrlgiacomo (rig.).

Commento: la cronaca delle partite mancava da tempo, ce ne scusiamo; le vittorie di quest’anno sono state molte, ma è mancato il tempo di raccontarle.

Partite entusiasmanti come quella di ieri però devono potersi ricordare anche oltre la memoria personale perché sono quelle emblematiche che stabiliscono i confini identitari di una squadra: sacrificio, sofferenza, coesione, qualità e faccia tosta.

Il 4-4-2 schierato da mister Manfredini si adatta bene a coprire tutte le zone del piccolo campo incerto Fabbrichetta; tanto per chiarire a sé, ai propri compagni e altri avversari che oggi i rischi stanno a zero, fin da subito Agliata, in copertura del lancio conseguente al fischio di inizio, spedisce la sfera oltre gli spogliatoi adiacenti al campo, nei confini dell’iperspazio, girato l’angolo al confine con Collegno. Con queste premesse così convincenti la partita stenta a decollare, ma è comunque la capolista in bianco rosso a condurre le sgangherate danze, la Brunetta in blu si copre e prova a ripartire con la qualità degli esterni e con le sponde aeree delle punte in stato di grazia, capaci di vincere ogni duello.

Non mancano di certo i sussulti e i cali di tensione: al ventesimo circa, il centravanti avversario riceve da rimessa laterale, copre la sfera, si gira e calcia sul palo a Bilanzola immobile; poco dopo, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, la palla schizza in zona secondo palo sui piedi del loro capitano che da pochi passi schianta sulla traversa un gol quasi già dentro. Di contro Mastrogiacomo ci prova in un paio di occasioni con qualche incursione e tiraccio rimbalzello in grado di mandare in crisi la difesa e rendere una parata facile una pessima figura, e Jommi prova a pungere con la sua velocità, ma gli esiti di queste controffensive non sono abbastanza convincenti e al riposo il punteggio non cambia.

La seconda frazione riprende il copione della prima con le ondate ospiti più continue che rischiano di mandare in apnea la difesa della Brunetta. Spostato al centro già nel primo tempo, con Agliata sulla fascia, Bagordo rispedisce al mittente tutte le minacce con ogni parte del corpo lecita: la palla rimbalza dove capita, ma sempre arriva un uomo in blu che spazza; quando questo non succede invece arrivano i rischi: una rasoiata finisce a fil di palo, qualche buona combinazione lascia il pallone pericolosamente in area per troppo tempo. Il passare dei minuti allontana anche la marea, le onde lunghe si accorciano e si risale la corrente: Arienti e Piseddu si caricano la china della squadra sulle spalle e guadagnano terreno, Mastrogiacomo e Licheri riprendono a remare sulla fascia e la boa neoentrata Nicoletti gestisce le operazioni a largo. Proprio da un suo appoggio in profondità emerge Piseddu a tu per tu con il portiere avversario che si impegna per deviare in angolo. La Brunetta sembra averne di più e pare ne fosse consapevole fin dall’inizio: anche Stregapede accompagna dalle retrovie e la pressione si sposta da una porta all’altra.

I blu ora ci credono, imbastiscono trame propositive e, consapevoli del cronometro vicino alla fine, cercano il guizzo risolutivo. All’ennesimo calcio d’angolo di Mastrogiacomo la palla spiove oltre il secondo palo, ancora rimbalzante la insegue e protegge Licheri, che con un pallonetto prova a liberarsi dell’avversario che non lo lascia passare indenne. Rigore.

A tre minuti dalla fine Mastrogiacomo fa nervosamente rimbalzare il pallone con le mani nell’attesa che il capannello di avversari si diradi dall’arbitro e si possa battere la massima punizione. A proteste sedate, questo è l’esito

Così finisce, con il recupero che non regala nessuna emozione di sorta e i festeggiamenti in spogliatoio per una bella vittoria.

Questa settimana, in previsione di Pasqua, gli allenamenti salteranno per ricaricare batterie fisiche e mentali. Al rientro non dovrà mancare lo spirito da battaglia visto in questa domenica e che servirà per il finale di stagione lanciato.