Formazione: 1 – Riccardo Versini; 2 – Sergio Callipo; 3 – Carlo Benussi (cap.); 4 – Mattia Lucciarini; 5 – Alessandro Capezzera; 6 – Niccolò Avataneo; 7 – Massimo Testone; 8 – Callisto Molinari; 9 – Vincenzo Cristiani; 10 – Pedro Paulo Mastrogiacomo; 11 – Andrea Rosso.
A disposizione: 13 – Edoardo Faletti; 14 – Massimiliano Cortassa (35′ st per Avataneo); 15 – Fabio D’Angelo; 16 – Andrea Messidoro (25′ st per Testone) ; 17 – Francesco Stante; 18 – Fabio Trombatore (40′ st per Matrogiacomo).
A disposizione: 13 – Edoardo Faletti; 14 – Massimiliano Cortassa (35′ st per Avataneo); 15 – Fabio D’Angelo; 16 – Andrea Messidoro (25′ st per Testone) ; 17 – Francesco Stante; 18 – Fabio Trombatore (40′ st per Matrogiacomo).
Rete: 20′ st Cristiani.
Commento: il panettone è stato mangiato, cotechino e lenticchie sono ormai un lontano ricordo e partire con il piede giusto alla ripresa del campionato è importante: dà fiducia, alza il morale e la soddisfazione per il lavoro svolto a gennaio. Un punto in trasferta è un buon risultato, però peccato lo stesso. Peccato perché i polli siamo sempre e solo noi. Ma andiamo con ordine.
Il primo tempo super Versini toglie un paio di volte le castagne dal fuoco: su una parata si può tranquillamente dire che s’è portato a casa il braciere visto che l’attaccante dal limite dell’area piccola ha picchiato la boccia a colpo sicuro, sull’altro colpo di testa è bastato una smanacciata sopra la traversa. Nel frattempo Testone solcava la fascia destra creando un po’ di scompiglio insieme a Cristiani e Mastrogiacomo. Su una di queste combinazioni la palla giunge poi a Rosso che costringe l’estremo opposto a una gran parata.
Nel secondo la Brunetta combina bene in mezzo e scombina altrettanto sulle fasce, non nel senso che quello che crea in mezzo viene buttato alle ortiche sulla fasce, ma nel senso che quel che viene creato in mezzo finisce sulle fasce che creano scompiglio agli avversari. Poi una volta, come se fosse la cosa più naturale di tutte, muove palla ordinatamente da sinistra a destra, fino a che che questa arriva ad Avataneo sulla trequarti che imbecca Cristiani con un tracciante ficcante penetrante cantante abbacinante: stop, resistenza alla carica del difensore manco fosse un black bloc, un passo e bum: portiere fermo, rete scossa. Ora: le grandi squadre fiutano il sangue e azzannano la bestia mortificata nell’orgoglio e nel punteggio. Noi che grandi non siamo, guardiamo, anzi di più, diamo pure due bende e disinfettante. Giocatore a terra loro, “buttala fuori, buttala fuori!!“, noi neanche la calciamo, noi guardiamo; loro pum in area, noi guardiamo; loro pum in porta, noi guardiamo; loro esultano per il pareggio, noi guardiamo.
Poi si suda freddo, si rischia un po’: loro ne mangiano, noi guardiamo e prendiamo un autopalo che, sarebbe da animali mitologici: polli con le orecchie da asini.
Il triplice arriva nell’istante prima di poter calciare un angolo: la beffa per loro avrebbe ripagato immeritatamente il nostro essere voyeurs.