Isolani, canuti e baffuti (forse) entrambi. Imperiosi nello stacco di testa, rapaci sotto porta e cannonieri purosangue per le proprie squadre. Carriera da professionista e vincente per uno (pure una Coppa Campioni), a galleggiare nella melma delle basse categorie dilettantistiche per l’altro. La sostanza però non cambia: i calci si danno e si prendono e se Antonio Pietro Paolo Vincenzo Domenicano Virdis si tuffa in area non è perché vuole un rigore, è perché ha nostalgia del mare.